Dal 16 al 19 ottobre si è svolto ad Arezzo il Congresso straordinario della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) che si è concluso in piazza San Pietro con la solenne beatificazione di Papa Paolo VI. Il congresso, dal titolo "In spiritu et veritate. La testimonianza di Giovanni Battista Montini nell'Università e nella cultura contemporanea", ha visto la partecipazione di 150 fucini e fucine provenienti da tutta Italia. È stata davvero un'occasione unica per riscoprire la figura di Papa Paolo VI, che fu assistente nazionale della FUCI dal 1925 al 1933 e a cui dette un impulso e uno slancio fecondi e profetici, ancora oggi matrice dell'esperienza fucina.

Hanno guidato i lavori di approfondimento alcuni relatori: il Prof. Xenio Toscani, che ha curato la vicenda biografica, la Prof.ssa Maria Pia Sacchi Mussini che ci ha mostrato l'Università e la cultura pensate e vissute da GB. Montini, e infine il Prof. Paolo Nepi che ci ha condotto attraverso i cambiamenti che questo grande Papa ha introdotto nel vivere e concepire il laicato. Tali relazioni sono state arricchite poi da appassionanti testimonianze e preziosi interventi di S. Em. il Sig. Cardinale Giovanni Battista Re, S. E. R. Mario Russotto, S Em. il Sig. Cardinale Giuseppe Betori, S. E. R. Riccardo Fontana e dalla intensa e profonda rappresentazione sacra "Il pellegrino dalle scarpe rosse" con le voci di Amina e Uberto Kovacevich insieme alla Vocale Vox Cordis diretta da Lorenzo Donati.

Il congresso ci ha permesso di sostare e ripensare il nostro vivere il tempo dello studio universitario come esperienza che conduce dalla infanzia intellettuale alla virilità del pensiero, come una scelta di consacrazione della vita alla religione del Vero, un salto che permette di superare il fossato tra Chiesa e cultura.

E' stato entusiasmante ripercorrere la parabola esistenziale del nostro indimenticato assistente e poter gustare la sua intensa spiritualità, la continua ricerca di Senso tramite il discernimento, la simpatia per l'uomo moderno, l'amore per Cristo, Maria Sua Madre e la Chiesa.

Questi giorni ci hanno mostrato un Padre che con passione si dedicava ai suoi studenti, perché acquisissero un'autonomia di giudizio sulle cose del mondo e sulle persone, perché concretamente costruissero nell'oggi il loro domani di professionisti competenti, perché divenissero uomini e donne liberi e maturi nella fedeltà ad un programma di vita che prevedesse azione e contemplazione.

Al centro del suo impegno si trova un invito sempre attuale ad amare Dio con tutta la nostra intelligenza, all'interno di una fede pensata di discepoli mai sopitie passivi di fronte ad illusioni rassicuranti e mediocri, di persone in grado di discernere tra la Verità e le cose seducenti: e questo è possibile tramite un continuo ascolto e dialogo con tutti per annunciare la bontà di Dio.

Nei suoi scritti emerge la realtà del messaggio di Cristo che è anzitutto un messaggio di Gioia, che nasce dalla consapevolezza di essere amati dal Padre. I piaceri, il denaro, lo sviluppo tecnologico e scientifico non riescono da solia portare Gioia nel cuore dell'uomo moderno, in cui invece prevale la noia che si fa angoscia.

La bellezza e profondità dei contenuti condivisi ci hanno aiutato a vivere questo congresso in un clima di amicizia, gioia e allegria, che ha rinnovato i nostri cuori nell'impegno quotidiano in Fuci e in Università.

Con immensa gratitudine per il dono che Papa Montini è stato, torniamo quindi alle nostre case portando con noi una maggior consapevolezza in quello che siamo e nei passi da compiere, declinati dalle parole consegnateci da Papa Francesco: Studium, Ricerca, Frontiera.

 

Marco Tellini